| argentina - ande patagoniche - fitz roy - 3405slm - 1800 di via - 27 tiri di ghiaccio e granito
Martedi 30/10/07 la spedizione bresciana composta dai due accademici del CAI nonche' membri della società Ugolini di Brescia Claudio Inselvini e Maurizio Piccoli parte alla volta di questo universo di granito e ghiaccio per salire una delle piu belle linee del mondo, dritta verso la cima del Fitz Roy, la montagna fumante.
Seguiamo con loro tramite questo filo diretto lo svolgersi di un'avventura che e' un sogno di molti di noi.
si torna .. sob
2007-11-29 @ 02:16:19
si si ho voglia di vedere ( si fa per dire nel mio caso ) .. ho voglia di vedere tutti .. ma adesso, dall'aeroporto di buenos aires .. potendo cambierei destinazione ..
Ho gia' desiderio di altre terre, di altre persone, voglia di campo base, di attese e di tentativi, volglia delle nuvole che corrono veloci, dello zaino pesante, de volo dei rapaci, siano aquile o condor, dell'odore del 'montagnismo' come lo chiamano qui ... Voglia di quella tensione sulla punta delle dita ..non inporta se ancora i piedi sono insensibili e le mani piene di croste ..
Tornare ? ma daaaiiii .. claudio
Ritorneremo...
2007-11-27 @ 23:34:54
Ma no che non sono arrabbiato...
Un po' la via e' anche mia d'altronde,una bufera patagonica per portare su il materiale me la sono pur sempre sorbita...
Bravi,la via ve la siete meritata,una via sul Fitz Roy,al primo tentativo in Patagonia...chapeau!
Sono abbstanza vecchio da accontentarmi dell'esperienza fatta e non ancora maturo a sufficenza per non sognare di tornare in quei posti.
A presto quindi...la strada e' stata aperta.
Caio.
Maurizio
supercanaleta - no brain no pain - racconto
2007-11-27 @ 00:52:03
E' mezzanotte, un po' di te' e due, ma proprio due biscotti e si parte. Non son sereno come vorrei, se ci fosse stato maurizio sarebbe stato molto molto molto meglio. La notte e' serena, ( lei ) senza vento e molto calda, fin troppo. La neve alla crepaccia terminale e' molle e fa un po' smadonnare ; per essere rapidi la corda e' nello zaino.. che coglioni siamo, ci comportiamo come due 'fucking turist' come dice Miky. Dopo la terminale inizia una specie di lotta con l'altimetro : quanti mtri abbiamo fatto? 200 ? No! non e' possibile ! e adesso ? 230 ! Shit !!.. Da come avrete capito il dialogo tra miky e me e' in inglese :) Eppure dopo tre ore l'altimetro segna 2700 m .. a questo punto i 1000 di canaleta iniziale stanno sotto di noi! cerchiamo il punto in cui si traversa... Here ! no There ! ma che cazzo non si capisce niente! un goccio di te' intanto che fa luce .. Ma la luce non porta consiglio, decidiamo cosi' di traversare dove ci par logico... seguiamo una linea che punta verso la cresta...e alla cresat ci arriviamo davvero il che vuol dire che siamo ASSOLUTAMENTE FUORI VIA !!! Forse lui ha detto scendiamo ma io ho capito saliamo .. si sa la lingua diversa :) Iniziamo cosi' una sequenza di tiri puntando ad una torre. I primi con i ramponi, poi con 'solo' gli scarponi. E' difficile cazzo ! A volte e' tutto sbarrato e tocca fare dei giri strani o qualche passo in artificiale. La torre non si fa scalare e la dobbiamo aggirare a sinistra. Intanto gia' da tempo vediamo IL TORRE ! bellissimo.. Aggirata la torre, con una piccola arrampicata in discesa siamo ad un ballatioio sul vuoto. miky dice : ok cladio! here it is easy! Easy sto c... mi aspetta un tiro in artificiale su friend per salire una fessura che prima debbo liberare dal ghiaccio.. e posso usare solo friend gialli e rossi .. il che vuol dire che uno lo metto e quello sotto lo tolgo e faccio qualche passo in semilibera :-/ alla fine del tiro le mani sanguinano in abbondanza.. Ancora qualche tratto difficile ( e ti pare ) eppoi siamo alla saeconda torre. Da qui una doppia ci porta ad una specie di anfiteatro nevoso sospeso sul nulla. La parete sotto strapiomba e calarsi non e' piu' possibile. Alcuni camini si propongono per l'uscita. Ne sciegliamo uno e ci proviamo. Che ore sono ? e chi diavolo lo sa.. avremo fatto 16..18 tiri .. booo il primo tiro del camino miky lo fa .. su un ..pilastro :) beata gioventu'! ma poi le cose si complicano , nel secondo tiro la corda non scorre, la scalata e' difficile.. e miky inizia ad imprecare in un idioma sconosciuto.. impreca e piange dalla rabbia. Urla cose che il vento ( intanto e' arrivato lui, il padrone, il vento .. ) si porta via. Penso che siamo davvero nei guai.... Con calma, gli parlo con calma, lo faccio fermare,autoassicurandomi mi alzo qualche metro .. una nuova sosta.. la corda scorre meglio ora.. miky si riprende a va a fare sosta! Quando lo raggiungo e' di nuovo sorridente :) Un tiro duro ! e bravo il nostro svizzero .. pieno di sorprese .. :) Rimettiamo i ramponi per un altro tiro duro ( ma dai .. ) staviolta di misto. Finalmente una cresta di neve ci porta la' dove si incontra la via originale della super canaleta ... Ma non e' mica finita ! Scaliamo i tiri della supercanaleta..saremo pure stanchi ma non sono facili per nulla ! Prima un camino intasato di ghaiccio , poi un traverso di 4 tiri con un esposizione feroce, poi ancora su e ancora giu' ! E c'e' un vento assurdo ! non si riesce a comunicare, le corde si intrecciano, ..ECHECAZZO BASTA !!!! L'ultima doppia da trenta metri ci deposita all'intaglio dove finisce la via. Sta Cazzo di durissima via! Da qui basterebbe camminare mezz'ora poco piu' ... Abbiamo scalato 20 ore di seguito .. sarebbe bello salire tutto ... Ma sono le otto di sera e ....lo hielo continental e' avvolto dalle nubi, avanzano e indietreggiano come se prendessero la rincorsa, sembrano davvero un felino in agguato.. e la zampa bianca del felino gioca con il Cerro Torre come fosse un gatto cxhe prende il topo e lo lascia andare per prenderlo ancora di nuovo ... Decidiamo a malincuore .. molto a malincuore .. assolutamente a malincuore di scendere, La via l'abbiamo fatta, che si incu.. la vetta! portiamo a casa la pelle! ci aspettano 30 doppie ! trenta doppie ! T R E N T A doppie! Nel vento .. almeno per un po'... Se ne incastra una sola .. che fortuna !
il resto gia' si sa ... be' insomma io sono soddisfatto.. un po' mi rode la non vetta ( tanto )... ma se penso che e' la mia esperienza in patagonia, e mi sono preparato alla salita con ... gli antibiotici :((( mi viene da pensare che in fondo cosi' male non e' andata.
La nostra variante la chiameremo : " NO BRAIN, NO PAIN ! " ;)
per Maurizio : dai sorridi, non esser incazzato .. vedrai che sulla Ovest del Torre ............. :))))
claudio
patagonia !
2007-11-26 @ 00:03:34
Chi lo dice che il Sud America e' econimico ? a me questa spedizione sta costando ..un occhio :-(
notte di mercoledi' .. come un pugno, deciso, preciso, perfetto nella sua direzione, un sasso mi centra un occhio! in pieno.. niente sbavature.. solo l'occhio : un tiro da 100 punti ! Raggiungo la cueva ( truna ) e cerco di dormire un po' .. Micki, invece crolla subito nel sonno russando .. beata gioventu :) Il mattino successivo e' subito chiaro che non potro' scendere con facilita' quindi decidiamo di abbandonare un saccone con dentro tutto quello che non si pou' trasportare .. lo verranno a prendere i portedaor del campo madsen e si terrano il contenuto come compenso ! :-/ vabbe' .. 5 ore di discesa attraverso il 'Cuadrado', .. con un occhio che vede nero, e una stanchezza infinita .. ovvio di notte ho dormito zero :-( .. al Fraile incontro un medico di Chicago che mi spiega cosa ho ...in pratica un emorragia nella pupilla ..quindi discesa forzata in paese per l'ospedale .. Due ore di bosco e mi sono caricato a spalle quello che potevo .. poi un taxi chiamato per radio e via all'ospedale di El chalten .. Ospedale .. insoma .. ecco .. il medico e' molto cordiale , mi parla di se', mi dice che lui non ama scalare, che e' li' da solo un mese .. cose cosi' . poi mi visita e ULLALLAH !! chiama l'infermiera e un altro dottore forse, e anche l'impiegata .. dicendo di venire ad osservare una rarita' .. ecc ecc ..poi cerca su internet un po' di lettratura e mi fa ..un bel ...disegno ! lo firma e quella e' la diagnosi, il referto ed i saluti ;) dicendomi che devo andare da un oftalmologo .. .. chiedo allora dove c'e' un oftalmologo : faccia perplessa :-/ .. forse a El Calafate .. ma solo un giorno al mese .. Buenos Aires sicuro ma forse e' un po' distante ( tipo4 ore autobus e 4 di aereo ) .. oppure non sa .. magari a Rio Gallegos , li' e' la capitale della zona .. Rientro in albergo e chiedo come posso andare a Riogallegos : nessun problema mi dicono : parti domani mattina in autobus e domani sera sei la' :((( .. sarebbe poi possibile tornare tra 3 giorni :) Alla fine opto per un taxi .. partenza alle 4 e via.. in fondo sono solo 500 KM !!!!!!!!! di cui un bel po' sterrati ! Il taxi fa piu' rumore di un autocarro scarburato ha i vetri scheggiati dai sassi e piu' di cento all'ora non va ...durante la strada troviamo un bus con 50 persone che ha finito il carburante :-/ In compenso il taxi driver si prende cura di me come fossi suo figlio, mi offre il pranzo, mi fa da interprete, mi aiuta a ritirare i soldi in posta, e sta ad aspettare ore con me.. finalmemnte il dottore oftalmologo mi vede . E' allegro, il nostro Ramiro, dice che e' stato a Roma, chiede della squadra di calcio della citta'... scherza con l'infermiera ..mi prende in giro ... ma mi visita con una perizia infinita, mi consiglia con premura, e dice di volermi vedere sia sabato che domenica.. e lo fara' anche se non e' di turno, anche se deve venire apposta per me, farsi aprire i laboratori dalla sicurezza, perdere ore del suo week end...lui e' piu' giovene del tassita .. quindi direi che mi tratta come un fratello ! Be' questa e' un po' la patagonia ... pochi mezzi .. grandi distanze ..umanita' da vendere !
Ciao Claudio.
supercanaleta si !! ..ma senza vetta ..
2007-11-25 @ 03:10:40
... e' pomeriggio inoltrato quando Micky, imprecando in una limgua a me sconosciuta mi urla :"belay !" .. l'equivalente del nostro "molla tutto"..a questo punto gia' da un po mi chiedevo quale era la nostra situazione .. almeno 20 tiri e ancora non si vede la fine .. anzi.. l'inizio della fine :-/ .. e tornare imdietro e' ormai impossibile :-/ ma vi racconto meglio la prossima volta .. per ora, dico solo che la parete alta 1400 M l'abbiamo scalata , forse anche aprendo una variante di 21 tiri appunto con difficolta' 6 /A1 ( oggettivi .. soggettivi 8+/A4 ;)). .. e ,poi altri 5 tiri della canaleta originale ( oltre ai 1000 iniziali e' ovvio :-/ ) il tutto in 20 ore ininterrotte di scalata .... raggiunta pero' la fine della parete, la' dove le difficolta' finiscono e si cammina, la paura del brutto tempo ci ha fatto scendere senza la vetta uffa ..uffa detto cosi' pare da cagoni :) :( ma vedere lo Hielo continental avvolto dalle nubi, guardare il cerro torre ghermito da bianche mani feline .. fa venire molta voglia di casa, divano, tv, ... Quindi scendiamo rapidi senza vetta ...cioe' per quanto rapide sono 30 doppie :-/ ... siamo quasi in fondo quando una pietra decide che sono simpatico e mi centra un occhio .. !! in pieno ! il 'dopo pietra'e' una cosa particolare .. ve lo racconto con calma.. adesso sono a rio gallego .. con un ochhio 'accecato' e sotto stretta sorveglianza di un dottore oftalmologo molto gentile .. ma pur sempre un dottore ...
ciao, scappo via che devo prendere le medicine
a presto claudio
Sara' per la prossima...
2007-11-22 @ 15:31:21
Sono gia' di ritorno,sono a El Calafate,stasera parto per Buenos Aires. Scappo via perche' non posso rimanere la' con quel tempo fantastico e non arrampicare. Il 19 siamo partiti per il campo base di Piedra del Fraile,il 20 per arrivare all'attacco della via. Quando due settimane fa',nella bufera eravamo saliti alla base della Supercanaleta,per una ricognizione e a portare su' il materiale,scendendo,presso un posto da bivacco avevo nascosto la piccozza in mezzo ai sassi...inutile portarla a zonzo... Ripassando da quel posto,il 20,la piccozza non c'era piu'... Che fare?
Mi sento in colpa,ma caspita,non passa praticamente nessuno di la'e proprio la testa in mezzo ai sassi doveva mettere sto ladro!!!
Non voglio forzare le decisioni ne' compromettere la salita a Claudio e Micky...scendo,provo a recuperare una picca e risalire,tempo stimato necessario 11 ore, a far veloce,ma sono allenato.
Solo alle 14 circa sono pronto per risalire,arriverei dove sono i compagni alle 22 piu' o meno...dubito di essere poi in grado di attaccare a mezzanotte. Bisognerebbe ritardare di un giorno...e questo era gia' stato scartato nel momento che si era deciso di separarci,loro su' io giu'.
D'altronde il contattempo e' colpa mia...forse non dovrei ma il fatto di essere sceso da solo un po'mi infastidisce .
A malincuore decido di rinunciare...
Penso che abbiano raggiunto ieri pomeriggio la vetta e che gia' stasera,la mattina di venerdi 23 ora italiana, possano essere di ritorno a El Chalten. El Calafate,Patagonia,22/11/07
Maurizio
domani
2007-11-19 @ 01:45:12
Domani. E' tempo di muoversi. IL fiz roy sta aspettando noi. O cosi' mi piace credere. Attendo con ansia che l'ansia lasci spazio all'azione. Non sono al massimo della mia forma.. troppe medicine.. ma sono sereno di trovare l'energia necessaria alla salita. Ricarichero' le batterie nei gesti consueti, nella confidenza con i miei attrezzi, nei riti precedenti la scalata, nel calore umano di questa cordata cosi' atipica e cosi' calda. L'innesto di Micky, 22 anni, guida, all'apparenza un ragazzotto, ma appena sotto la pelle un uomo con tratti marcati, il suo innesto ha generato movimento e colore e la sua esuberanza unita all'esperienza di maurizio e mia, fa ben sperare in un successo. E in ogni caso lo sara' un successo. Cosi' domai si va la campo base. E dopodomani alla base della canaleta. E il domani del dopodomani .. be' troppo lontano da dire :) bisogna vedere. Adesso che abbiamo deciso.. Il respiro si e' fatto intenso, sento la concentrazione salire, densa e calda come la linfa in un albero, ascolto la schiena che si allarga e muscoli che si preparano al movimento. Guardo e riconosco in Maurizio la stessa faccia determinata, la stessa tensione, la stessa voglia, che spesso ho visto e apprezzato sulle alpi. Questi momenti generano una bella sensazione. E' bello cercare di essere degli scalatori.
Claudio
ancora un po' di pazienza
2007-11-17 @ 21:36:59
Sono ormai passate due settimane da quando siamo arrivati,le giornate ventose si sono succedute a brevi spazi di beltempo,mai abbastanza lunghi da permettere un serio tentativo alla Supercanaleta. Claudio ora sta meglio,tra un paio di giorni sembrerebbe esserci una finestra esagerata di bel tempo... Tra un po' quindi vedremo cosa significa una scalata di 2500 metri di sviluppo su una cima Patagonica...concludendo con una trentina di doppie(speriamo non tutte da attrezzare). E adesso vediamo se becco Claudio,non va' veramente in giro a pregare,in effetti sta cercando una "slack line" tesa tra qualche albero su un cocuzzolo sopra El Chalten...
Maurizio
i boschi dell'anima
2007-11-17 @ 01:31:20
cioccolarteria, un giorno imprecisato di novembre.
Il gruppo e' il consueto. Multietnico e variopinto. Da poco siamo reduci dalla visione del film 'ritmo latino' che parla di una salita alla ovest del torre.. siamo seduti ed intenti ad evocare immagini nelle nostre tazze di cioccolata quando la musica emessa dallo stereo della cabana diviene di colpo per me insopportabile , cosi' rapido ed irritato, fuggo dalla compagnia, del branco e opto per una risananate corsa in montagna. Obiettivo : dimenticare me stesso. Corro .. almeno quel che posso, corro e cerco di concentrare me stesso su me stesso. Raggiungo una cima, poi scendo nella foresta quindi un altro colle una altra cima e un bosco,... E, di colpo riconosco il luogo. Non sono mai passato da li' ma tutto mi pare familiare.. dapprima non capisco, poi tutto e' chiaro... cercando di dimenticarmi mi sono trovato...dentro di me. E dove altro potrei essere ? .. angoli sconvolti dal vento si alternano a radure serene, pìetre assolate preludono a corridoi gelidi, intricati percorsi di alberi secchi si aprono su laghi alpini la cui superficie e' appena smossa dal vento, superficiali tracce di passaggio mostrano l'evidente mancanza di umana frequentazione. Si, non c'e' dubbio, questa e' la rappresentazione della mia anima. E non puo' essere altrimenti. Qui, in patagonia, nelle lunghe attese, nei silenzi, negli spazi solitari , nei luoghi dove i viaggiatori frettolosi si nutrono delle immagino famose, dove persone soggiornano mesi senza una attivita' precisa, dove il boulder e l'ingaggio totale convivono sereni, qui, ognuno trova almeno un pezzo del suo spirito.. almeno un pezzo.. almeno un pezzo ... almeno un pezzo ..
claudio
dilemma
2007-11-14 @ 18:44:16
e' nominandole che le cose sono, ed e' camminando che si traccia la via..
Con un leggero magone mi siedo in fronte al fitz roy, ne osservo i contorni precisi, e la cima senza ne' nuvole ne' vento ..oggi il tempo e' buono .. forse non abbastanza.. ma buono . Io no.
Il sentiero che conduce al mirador e', come tutto qui intorno, ammanatato da un aura di magia e selvaggia bellezza, non e' raro incontrare animali quali lepri giganti, o pappagalli o picchi .. ( oggi si mormorava di un incontro con un puma..) e certamente quello che non c'e' e' facile immaginarlo.
Mentre i giorni `passano e io lotto contro il mio malessere qui ad 'el chalten' si va lentamente componendo un gruppo eterogeneo di personaggi che hanno come fine ultimo scalare .. tedeschi, norvegesi, italiani, argentini ...persone sconosciute fino a poco prima, diventano nel lampo di uno sguardo, di una stretta di mano amici da sempre.. Addosso ci si riconosce il comune odore dello scalatore, quella vena di lucida follia che conduce, ognuno per ragioni diverse a misurare se stessi,( qui e' il caso di dirlo) , ai limiti della realta'.
Iproblemi poi sono sempre in agguato, per esmpio oggi per me si impone un grave dilemma : pomeriggio a fare un po di boulder o in cioccolateria per una partita a back gammon ? :)
ciao ciao Claudio
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